Obiettivi del Sistema di Gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

Numero iscrizione RAEE IT10050000006690

Numero iscrizione AEE IT13120P00003387


Il Decreto Legislativo 25 luglio 2005, n. 151 individua misure e procedure finalizzate a: 
1.prevenire la produzione di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);
2.promuovere il reimpiego, il riciclaggio e le altre forme di recupero dei RAEE, in modo da ridurne la quantità da avviare allo smaltimento;
3.migliorare, sotto il profilo ambientale, l'intervento dei soggetti che partecipano al ciclo di vita di dette apparecchiature, quali, ad esempio, i produttori, i distributori, i consumatori e, in particolare, gli operatori direttamente coinvolti nel trattamento dei RAEE;
4.ridurre l'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche .

L'azienda Direct cctv srl si pone quale precursore dei nuovi modelli di sostenibilità ambientale confluendo nel Registro Nazionale dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e sottoscrivendo gli obblighi dalla stessa imposti attraverso il consorzio "RaeCycle" a cui pertanto gli utenti potranno rivolgersi per ovviare a qualsiasi dubbio possano eventualmente maturare.

IL logo RAEE, se apposto, indica l'impossibilità dell'articolo ad essere smaltito come comune rifiuto urbano


Cosa è il Decreto RAEE?
Il Decreto Legislativo n. 151 del 25 luglio 2005 - detto anche Decreto RAEE - recepisce in Italia la Direttiva Europea 2002/96/CE.
Il Decreto RAEE attribuisce ai produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) la responsabilità di finanziare e gestire la raccolta ed il trattamento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).

Quali sono le novità principali introdotte dal Decreto RAEE ?
L’aspetto più innovativo introdotto dal Decreto RAEE è rappresentato dal fatto che il ritiro dei RAEE dai centri di raccolta, il loro trasporto a centri di trattamento ed il trattamento stesso non saranno più a carico degli enti locali, ma saranno gestiti dai produttori di AEE attraverso la partecipazione a idonei sistemi collettivi (ad esempio Consorzi).
Agli enti locali resterà il compito di gestire i centri di raccolta.